Interviste agli sponsor

Intervista all’assessore all’Istruzione Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Simona Tironi 

Perché Regione Lombardia ha scelto di sostenere un’iniziativa come Domani Lavoro a Brescia? 

Domani Lavoro rappresenta un’occasione preziosa per avvicinare concretamente i giovani al mondo del lavoro e delle imprese. Regione Lombardia crede fortemente in iniziative come questa, che mettono in rete istituzioni, scuole, università, ITS Academy, centri per l’impiego e aziende del territorio. Brescia è un territorio dinamico, con un tessuto produttivo solido e innovativo, ma anche con una forte domanda di competenze: Domani Lavoro è il luogo ideale per far incontrare aspirazioni e opportunità, promuovendo la cultura del lavoro e dell’orientamento come strumenti di crescita personale e collettiva. 

Quali sono le politiche e i programmi regionali più rilevanti oggi per favorire l’occupazione giovanile e l’incontro tra domanda e offerta di lavoro? 

Regione Lombardia sta investendo con convinzione in percorsi formativi qualificati e coerenti con i fabbisogni delle imprese, capaci di offrire ai giovani reali opportunità di lavoro. Gli ITS Academy ne sono l’esempio più concreto: un modello formativo innovativo, fondato sull’alternanza tra teoria e pratica e sviluppato in stretta collaborazione con il mondo produttivo. Nella nostra regione sono attivi 27 ITS Academy, con 208 corsi in tutte le province lombarde e oltre 8.000 studenti iscritti. I risultati parlano da soli: il 90% dei diplomati trova lavoro entro 12 mesi.  

Che ruolo può avere una fiera come Domani Lavoro nel rafforzare il dialogo tra istituzioni, imprese e mondo della scuola/università? 

Fiere come Domani Lavoro sono veri e propri laboratori di connessione tra tutti gli attori del sistema. Il dialogo tra scuola, formazione, università e imprese è fondamentale per costruire percorsi coerenti con le esigenze del mercato del lavoro e per superare il disallineamento tra domanda e offerta di competenze. Regione Lombardia da tempo lavora per promuovere questa sinergia — basti pensare ai Patti per le Competenze e per il Lavoro, che mettono insieme istituzioni, associazioni d’impresa e mondo educativo per costruire strategie condivise di sviluppo e occupabilità. 

Regione Lombardia investe molto su formazione e innovazione: quali strumenti concreti mette a disposizione dei giovani e delle aziende del territorio? 

Abbiamo costruito una vera e propria filiera integrata della formazione, che parte dall’istruzione professionale, passa per gli ITS Academy e arriva fino ai percorsi di aggiornamento continuo per lavoratori e imprese. Alle imprese offriamo strumenti per la formazione dei dipendenti e per l’inserimento di nuove figure professionali, favorendo così la competitività e l’innovazione. Sul fronte delle politiche attive, Regione Lombardia adotta un approccio centrato sulla persona, offrendo strumenti flessibili e percorsi personalizzati di orientamento, formazione e inserimento lavorativo. Tra le misure più rilevanti figurano la Dote Unica Lavoro, giunta alla quinta fase, e il Programma GOL, che ha già coinvolto oltre 374.000 cittadini lombardi. Particolare attenzione è riservata alle competenze digitali e all’inclusione delle categorie più fragili. Accanto a queste, le iniziative Formazione continua e Formare per assumere sostengono rispettivamente l’aggiornamento dei lavoratori e l’incontro tra domanda e offerta, con risultati significativi anche nella provincia di Brescia. L’obiettivo è chiaro: creare un ecosistema formativo che non lasci indietro nessuno e che valorizzi il talento in tutte le sue forme. 

Guardando al futuro, quali sono le priorità della Regione per accompagnare le nuove generazioni verso il lavoro e le imprese verso la competitività? 

La priorità è duplice: accompagnare i giovani a scoprire e valorizzare il proprio talento, e allo stesso tempo offrire alle imprese le competenze di cui hanno bisogno per crescere. Per questo continueremo a investire su orientamento, formazione di qualità, innovazione e parità di opportunità. Il futuro del lavoro sarà sempre più digitale, sostenibile e internazionale: vogliamo che i nostri giovani siano pronti a viverlo da protagonisti, con solide competenze tecniche, ma anche con spirito critico, creatività e capacità di adattamento. Regione Lombardia continuerà a fare la sua parte per costruire insieme a scuole, imprese e territori un modello di sviluppo inclusivo, competitivo e orientato al futuro.

Simona Tironi, Assessore all’Istruzione Formazione e Lavoro di Regione Lombardia

Intervista a Ennio Zani, Presidente BCC Brescia

Quali sono le motivazioni principali che hanno spinto la vostra banca a sostenere la fiera Domani Lavoro?

Ci rendiamo conto, perché lo viviamo anche noi, che siamo in un momento storico molto particolare per quanto riguarda il mercato del lavoro, in cui l’offerta, in alcuni settori ancora sostenuta e positiva, non riesce ad intercettare le persone giuste. Ciò è certamente motivato dal desiderio di seguire nuove opportunità lavorative, in particolare riguardo alla fascia giovane, ma riteniamo che mettere faccia a faccia aziende e lavoratori possa essere un modo in perfetto stile bresciano per mitigare il problema, ecco perché sosteniamo Domani Lavoro.

In che modo ritenete che un evento come Domani Lavoro possa contribuire alla crescita economica e sociale del territorio bresciano?

Il nostro territorio, che bene conosciamo come Banca locale, è ricco di opportunità di valore. Le professionalità richieste dal mondo del lavoro sono spesso specializzate o altamente specializzate e vengono richieste da imprese bresciane che in gran parte si rivolgono a mercati internazionali. Sono professionalità che qui si fermano e fanno bene al territorio bresciano.

Quali opportunità di collaborazione vedete tra il mondo bancario e i giovani che si affacciano oggi al mercato del lavoro?

Dal nostro punto di vista, essendo un’azienda che vede ancora nell’apertura delle filiali il principale mezzo per entrare in connessione con le persone e le imprese e, quindi, sviluppare il proprio business, esistono concrete possibilità di collaborazione, supportate da adeguati piani formativi in cui BCC Brescia crede molto. Stiamo continuando ad assumere a ritmi, raffrontati alle nostre dimensioni, ancora significativi.

La vostra banca investe molto in innovazione e formazione: quali iniziative concrete mettete a disposizione di imprese e privati per supportare l’occupazione e lo sviluppo professionale?

BCC Brescia investe da sempre nell’innovazione della propria proposta e nella formazione, come leve fondamentali per sostenere lo sviluppo del territorio, l’occupazione e la crescita professionale di imprese e cittadini.

Mettiamo a disposizione diverse iniziative concrete a favore dello sviluppo culturale del nostro territorio e di progetti per l’inserimento lavorativo dei giovani, anche in collaborazione con le istituzioni scolastiche. Offriamo soluzioni di credito, con una oculata analisi, al sostegno di nuove imprese, di chi investe in digitalizzazione ed innovazione.

Come BCC Brescia, il nostro obiettivo non è solo offrire servizi bancari, ma creare valore condiviso, mettendo al centro le persone e lo sviluppo sostenibile del territorio. Per questo, ogni iniziativa è pensata per rispondere ai bisogni concreti della nostra comunità, oggi e nel futuro.

Guardando al futuro, quale ruolo pensate che una banca come la vostra debba avere nel sostenere il dialogo tra aziende, istituzioni e nuove generazioni?

Come banca locale abbiamo tra gli asset principali la capacità di relazione, valore che applichiamo ogni giorno nello sviluppo degli affari, ma che riteniamo essenziale anche quale dialogo costruttivo tra aziende, istituzioni e nuove generazioni. Attraverso la relazione riteniamo si possa guidare con saggezza la forte spinta tecnologica a cui stiamo assistendo, con la convinzione che una corretta dialettica tra imprese ed istituzioni possa contribuire alla creazione di nuove professionalità o sbocchi lavorativi. In questo contesto continueremo ad esercitare il nostro ruolo di sostegno concreto alle necessità del territorio.

Ennio Zanni, Presidente BCC Brescia