L’Ingegnere della manutenzione è un ruolo determinante all’interno dell’organizzazione di un’azienda industriale, che ha quale obiettivo il mantenimento degli asset produttivi, in condizioni di pieno funzionamento e di efficienza.
Deve collaborare ad individuare le migliori soluzioni tecnico-economiche in grado di garantire adeguati livelli di affidabilità e disponibilità degli impianti, attraverso la definizione e implementazione di una corretta manutenzione degli asset produttivi, al fine di ridurre al minimo il rischio di guasti e di mitigare le conseguenze di questi ultimi sotto il profilo della sicurezza, della produttività e dei costi.
Di concerto con la Direzione centrale e i Responsabili della manutenzione operativa del reparto, deve definire, impostare e attuare le pre-condizioni operative, affinché siano rispettate tutte le normative relative alla sicurezza sul lavoro e all’impatto ambientale.
Per fare questo deve contribuire a:
» Adeguare i processi operativi e gestionali riguardanti la manutenzione, eseguendo le necessarie verifiche e con un orientamento al miglioramento continuo
» Utilizzare le metodologie più mirate per l’analisi, la rimozione e/o la mitigazione delle criticità presenti negli impianti
» Utilizzare e implementare il sistema informativo di gestione degli asset e verificare che tutte le figure coinvolte nel processo di manutenzione, utilizzino regolarmente e sistematicamente il sistema.
Istruzione e formazione
Per diventare ingegnere della manutenzione è richiesto almeno un diploma di laurea triennale in ingegneria meccanica, elettrica o elettronica, o in una disciplina strettamente correlata. È senza dubbio utile un’esperienza pregressa nel settore della manutenzione o in altri ruoli tecnici adiacenti.
Principali competenze
L’ingegnere di manutenzione deve avere un’ampia gamma di competenze tecniche e gestionali per svolgere il proprio incarico in maniera esaustiva. Esse sono:
» Conoscenza base di meccanica, di elettronica di potenza, di automazione industriale e delle più frequenti tecnologie industriali. Capacità di diagnosi e di risoluzione dei problemi: deve essere in grado di analizzare i guasti e di individuare le cause scatenanti, collaborando con i tecnici del reparto e delineando soluzioni definitive per ripristinare il funzionamento dell’impianto
» Conoscenza di normative tecniche e in materia di sicurezza: deve essere al corrente delle normative relative all’ambiente di lavoro e all’utilizzo delle attrezzature e dei macchinari, in modo da assicurare, insieme ai responsabili degli investimenti, della manutenzione operativa e della funzione EHS, la massima salvaguardia del personale, dell’ambiente e degli asset
» Conoscenza base degli strumenti per la manutenzione predittiva: deve essere in grado di spiegare ai tecnici come utilizzare gli strumenti e le tecniche per la manutenzione degli impianti, come ad esempio la termografia, l’analisi degli olii o il monitoraggio delle vibrazioni
» Capacità di gestione del tempo e delle risorse: deve saper gestire il proprio tempo in modo efficiente, organizzando le attività in base alla loro priorità, in modo da minimizzare i tempi di fermo degli impianti. Deve essere in grado di interfacciarsi con le risorse disponibili e con la Direzione, per le tematiche di gestione del personale e di impostazione del budget
» Capacità di lavorare con gli operatori di produzione e con i manutentori: deve avere buone capacità relazionali e di comunicazione, e saper lavorare in team per raggiungere gli obiettivi comuni.
Da 70 anni sostenibilità a tutto tondo
Il Gruppo Alfa Acciai è da 70 anni tra i principali produttori europei di acciaio per cemento armato e vergella.
Rappresenta una realtà produttiva tecnologicamente all’avanguardia, da sempre rispettosa delle persone e dell’ambiente, presente lungo tutta la filiera siderurgica.
Controllato dalla holding Siderurgica Investimenti, il Gruppo conta oltre 1.200 dipendenti e ha una capacità produttiva complessiva di 2,5 milioni di tonnellate all’anno di acciaio e laminati.